Convivo relazionandomi con chi e tutto ciò che vedo e tocco, con tutto ciò che mi circonda, ma è il credo in quello spazio impossibile che mi da alito alla speranza spaziandomi di visioni et illusioni.

S.O.S. Terra! non lasciamola morire

Alla ricerca del paesaggio perduto come possibile fattore di qualità e sopravvivenza | Bruno Di Pietro

Dal 6 dicembre 2025 all’8 gennaio 2026, il Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara ospita la 40ª  personale di Bruno Di Pietro, dal titolo “S.O.S. Terra! Non lasciamola morire”.
Un’esposizione di arte visiva che unisce pittura, fotografia e poesia inerente al tema paesaggio.

Inaugurazione sabato 6 dicembre 2025 ore 17:00

Un viaggio nell’anima del paesaggio

Con questa nuova mostra, Bruno Di Pietro porta avanti un percorso di ricerca iniziato nel 2005 con il VII periodo “Confini”, un ciclo di lavori che rielabora i temi paesaggistici già affrontati negli anni ’80.
Oggi, quelle stesse visioni tornano più intense, consapevoli e urgenti, come risposta al degrado ambientale e alla perdita del legame tra uomo e natura.

Le opere, realizzate prevalentemente a olio su tela e fogli in alluminio a spatola in rilievo o inciso, si alternano a lavori in tecnica mista che rivelano nuove esperienze e sperimentazioni formali.

Il tema è linguaggio di denuncia e al tempo stesso di speranza. La materia pittorica diventa espressione di un’arte che non si limita a rappresentare, ma a prendere posizione.

L’albero come simbolo di vita

Elemento ricorrente nell’opera di Di Pietro è l’albero, divenuto nel tempo una vera e propria icona personale e poetica.
«In arte ho fatto dell’albero la mia icona – spiega l’artista – perché in psicologia rappresenta la vita, la crescita, la morte cosi la rinascita nel silenzio e la costanza. È il legame tra terra e cielo, la ricerca di armonia visiva e interiore».

Per Di Pietro, l’albero è il centro vitale del mondo, simbolo di equilibrio e continuità.
Produce ossigeno, purifica, accoglie e connette passato, presente e futuro.
È radice e respiro, memoria e speranza.

“L’albero è un primordiale orologio biologico di quel tempo sovrano.”

Un messaggio civile e morale

Ma il messaggio dell’artista va oltre la contemplazione.
Il suo sguardo è lucido e diretto: il vero male del nostro tempo è l’indifferenza.

Nei suoi scritti e nei suoi quadri, Di Pietro denuncia l’arroganza di chi devasta il pianeta con deforestazioni, scarichi tossici e speculazioni, ricordando che difendere il paesaggio significa difendere la vita stessa.

«Non possiamo restare inermi – afferma – di fronte a chi distrugge la Terra per profitto. È un dovere morale e civile di tutti impedire e denunciare. L’arte, in questo senso, è un atto di resistenza e consapevolezza.»

Arte come equilibrio e restituzione

La mostra invita a una riflessione profonda: come ritrovare un equilibrio tra uomo e natura?
Per l’artista, la risposta sta nel riconoscere che il paesaggio non ci appartiene, ma ci è concesso in prestito.
La Terra va custodita e restituita integra a chi verrà dopo di noi.

“Solo rinunciando alla presunzione del possesso possiamo tornare a sentirci parte di un tutto, non padroni di nulla.”

La pittura di Di Pietro diventa così un atto di restituzione, un linguaggio di pace e di responsabilità.
Ogni tela racconta la necessità di ricucire il legame tra l’uomo e il mondo che lo ospita, tra memoria e futuro, tra silenzio e rinascita.

Un invito alla consapevolezza

“S.O.S. Terra!” non è solo una mostra d’arte, ma un grido poetico e civile, un invito a guardare con occhi nuovi ciò che ci circonda.
Bruno Di Pietro ci accompagna “alla ricerca del paesaggio perduto come possibile fonte di vita e sopravvivenza”, ricordandoci che la bellezza non è un lusso, ma una forma di responsabilità verso il mondo.

Testimonianze critiche e interventi

L’inaugurazione della mostra sarà arricchita da una testimonianza critica e da interventi autorevoli del mondo dell’arte, della cultura e delle istituzioni.
Un momento di dialogo e riflessione collettiva, per approfondire il significato civile ed estetico dell’opera di Bruno Di Pietro.

Testimonianza critica
Andrea Baffoni – Storico dell’arte contemporanea
Andrea Lombardinilo – Docente all’Università degli Studi Roma Tre e membro della Fondazione La Quadriennale di Roma

Intervengono
Maria Rita Carota – Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Pescara
Nicoletta Di Gregorio – Poetessa, Editrice e Presidente dell’Associazione Eremo Dannunziano

Le loro voci offriranno prospettive diverse ma complementari, restituendo all’arte di Di Pietro la sua piena dimensione: quella di un ponte tra coscienza, territorio e umanità.

Rinfresco offerto da Cantina Lampato di Castellana di Pianella (PE)

Museo delle Genti d’Abruzzo – Via Delle Caserme, 24 • Pescara (zona Pescara vecchia)

Orari al pubblico

  • Lunedì – Venerdì 9:00 – 13:00
  • Sabato e Domenica 16:00 – 20:00
  • Ingresso gratuito


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